martedì 30 novembre 2010

Ciao Mario....



Non ti dimenticherò. :'-(

domenica 7 novembre 2010

Biancaneve s'è rotta i coglioni...



.... di rifare il letto (sporco) a Truffolo.

Era l'ora :-D

(il boato è al minuto 6.46)

sabato 2 ottobre 2010

La Voce del Popolo

http://www.youtube.com/watch?v=maVMLoSWH5U&feature=related

Un video di un anno fa, non incorporabile per scelta dell'utente, ma attualissimo, come lo sarà ancora per anni.
Un rap angosciante, bellissimo, catartico, coinvolgente.
Un rap a cinque stelle.
Guardatelo e diffondetelo.

Il re è nudo



La verità fa male, molto male.
Specie quando non si può fare niente per impedire che venga fuori.
Ah, che dramma, che antidemocraticità, la diretta televisiva in Parlamento, senza che un Feltri, un Belpietro, un Sallusti, uno Sgarbi, un Lupi, un La Russa, un Quagliariello, una Brambilla o scalzacani vari, possano gracchiarci sopra e sovrapporsi per impedire alla gente di ascoltare la verità.
Così non si può mica andare avanti. Finisce che la gente viene davvero informata, e si rende conto della situazione. Ma si', intervenga, suvvia....... :-)

venerdì 1 ottobre 2010

La bestemmia è sdoganata



Ora mi aspetto che il Vaticano dica che, poverino, stava scherzando, è una battuta, mica lo diceva sul serio, lui è un cattolico fervente e praticante.
E poi Dio (il vicepresidente, per intenderci) lo ha già scusato personalmente.....

MAVAFFANCULO !

martedì 7 settembre 2010

B & B da N


Entrambi, in coro: "Toglicelo dai coglioni, che non ne possiamo più........" :-DDD

Ma la più bella l'ha detta colui che si sente definito infame (e fossi in lui sarei contento di questa sola definizione):
'Ma infame è chi, pur essendo al vertice di una istituzione, non sente il dovere di rispondere alle contestazioni documentate della stampa e liquida il problema insolentendo i giornalisti che l'hanno sollevato'
ORPO ! Lesa maestà !
Vedi cosa vuol dire non mettere nomi e cognomi nelle frasi che si scrivono: 'fini'sce che vieni male interpretato ... :-P

lunedì 23 agosto 2010

Silvio, c'hai rotto li gommoni !



http://roma.repubblica.it/cronaca/2010/08/22/foto/striscione-6437954/1/

Bisognerebbe fare:
- un monumento a questo genio;
- una colletta, per acquistare viveri, bevande e carburante, rifornirlo in volo e farlo girare per l'Italia.

Un mito :-)

giovedì 19 agosto 2010

Ch-ch-ch-ch-changes....

Tutto cambia (e per fortuna succede ancora....).

Specie quando si sente l'esigenza di creare spazi ad hoc per dire ciò che si pensa su certi argomenti, e magari approfittarne per dare una rinfrescata al design.

Allora si devono prendere decisioni, come questa, che mi ha portato a spostare il contenuto di tecnologia ed open source a questo nuovo indirizzo.

Questo diventa, o meglio resta, lo spazio per le paturnie personali, ma soprattutto per lo sfogo sull'incazzo per come è stata ridotta questa povera Italia.

Spero solo di non andarci giù troppo pesante, e di riuscire a frenare, ogni volta che penso alla situazione politica, questa enorme voglia, che mi sale dal profondo, di prendere, metaforicamente parlando, un sacco di gente a calci nei bassifondi, e già che ci sono di sputargli pure addosso, se non fosse che rinuncerei a farlo più che altro per pena del mio sputo, cui sicuramente schiferebbe toccare certe facce.

E questo tanto per iniziare...

domenica 23 maggio 2010

Il Destino di un Uomo


A volte accade.

E' raro, è vero, ma a volte accade.

Accade che qualcosa di superiore riesca a non perdersi nei meandri tortuosi ed oscuri del grigiore quotidiano.

Che questa capacità di essere unico si mostri finalmente agli occhi del mondo, a quegli stessi occhi che fino a poco tempo prima non riuscivano, non sapevano, anzi meglio non volevano, vedere nulla di ciò che da tempo era palese.

E comunque dopo aver corso fino all'ultimo il rischio di sprofondare in una banale mediocrità, condita da qualche soddisfazione, certo, ma infinitesimale rispetto al livello cui era ovvio potesse assurgere.

Per la felicità di pochi, sia ben chiaro, ed io, come qualche altra decina di migliaia, facevo, anzi no, faccio parte di questi.

Quelli che se lo sono goduto quando ancora il calcio che conta (quello dove girano non tanti ma tantissimi dindini) faceva la faccia storta e mostrava la puzzetta al naso.

Quelli che si sentivano dire “si, è bravo, ma in una grande squadra farebbe la riserva fissa” o peggio “Ibra è nettamente più forte, se lo prendiamo è per fare numero”.

E via così, cazzata dopo cazzata, senza ritegno.

E noi a ridere e a dirci “Ma è possibile che siano così ottusi? Che non riescano a percepire la realtà dei fatti?”

Beh, per noi era meglio, ce lo tenevamo e ce lo godevamo di più.

Ma, in fondo, mi sentivo triste per lui, e senza ipocrisia, lo giuro.

Quando hai di fronte un Dio del Calcio che ti dichiara affetto sincero, e non gli fai vincere qualcosa di importante, ti ci incazzi, e lasci da parte, anche solo per un attimo, la fede, la bandiera, i colori.

Il tassametro della vita scorre veloce, il tempo è tiranno e non ti da più di due chances (anzi, a volte nemmeno quelle).

Non c'era tempo, non c'erano le condizioni, perché potesse vincere tutto ciò che era giusto vincesse con una maglia rossoblu.

E allora va bene anche la nerazzurra, almeno la meno peggio delle superblasonate italiane, e comunque una squadra con i controcazzi, fuor di piaggeria, dove mostrare la sua infinita classe e mettere alla berlina i difensori del Barca o del Bayern, così come faceva con quelli dell'Ascoli o del Verona.

Con la stessa disarmante e devastante semplicità che è caratteristica naturale del Campione vero.

E ora?

Ora che sta pranzando al banchetto degli Dei, come era giusto che fosse da tempo, la sua immagine professionale ha necessariamente prevaricato quella dell'amico con cui andresti volentieri a mangiare una pizza.

E' difficile non vederlo come colui di cui si sussurrerà negli anni come di un mito difficilmente ripetibile, anche se credo, fortissimamente, che lui resterà comunque così come noi plebei vogliamo pensarlo, una persona alla mano, sincera e leale.

Per ora, di lui ci restano due cose da conservare gelosamente nella scatola dei ricordi: la gioia di averlo visto in rossoblu, con la certezza che il Genoa gli sia rimasto nel cuore, e la fierezza di aver assistito ad una delle rare volte in cui ciò che è giusto finalmente accade, e, una volta tanto, non vi sono stati ostacoli al raggiungimento dei risultati che, da sempre, erano chiaramente scritti nel suo destino.

Il Destino di un Uomo.

mercoledì 5 maggio 2010

Diego Alberto Milito


Stasera ha avuto finalmente un senso compiuto la vendita del magico Principe Diego Alberto Milito, compreso il suo fiero Vassallo Thiago Motta. Diego è un Grande Campione illuminato da Classe Cristallina, che abbiamo profondamente amato ed amiamo tutt'ora, ma che con noi, purtoppo, vista l'età e le nostre prospettive, non avrebbe potuto vincere ciò che sta vincendo ora, vittorie che meritava comunque di ottenere già da anni.

Con noi ha stravinto un campionato di B, e due anni fa, dico solo due anni fa, è retrocesso in B in Spagna con il Saragozza. E non lo cagava nessuno.

Lo abbiamo ripreso, sospinto, osannato, ci ha portato in Uefa League ed addirittura alle porte della Champions. E ha distrutto la Sampdoria :-).

Gli abbiamo permesso di dimostrare ancora, alla soglia dei trent'anni, quanto sia calcisticamente forte ed intelligente. Ed è un uomo splendido, sincero e corretto.

Non credo ci sia un solo Genoano che ora non si senta comunque fiero di lui, e che non sia felice per le sue vittorie.

Vai, Diego, vinci tutto quanto è possibile, fallo anche per noi. Perchè grazie a te, anche noi, in fondo, ci sentiamo di vincere qualcosa.

martedì 30 marzo 2010

Cialtronia - Amministrative 2010 a caldo

Direi un buon risultato, sotto certi aspetti esaltante.

Maccome, uno può pensare, sei contento che il cdx (questo cdx poi...) abbia “conquistato” Piemonte, Lazio, Campania, Calabria ?

No, certo, e “conquistare” mi sembra un termine eccessivo, direi meglio “ravattare”.

E' vero, non fa piacere avere a che fare con Governatori e maggioranze (di poltrone) di quella parte politica, ma parliamo numericamente di eletti da maggioranze per lo più relative, su un parco votanti che è poco più della metà degli aventi diritto.

Ed è bene non farsi prendere per il sedere dalla stra-abusata bidonata delle percentuali.

Il dato politico è che il bandanato ne esce semplicemente devastato, soprattutto al nord, sbranato dalla sua specie: non ha vinto Bossi, ha perso lui.

Inoltre, il voto dimostra, se ce ne fosse davvero bisogno, che il PD, che prende un altro po' di ceffoni, deve continuare (sempre ché abbia davvero iniziato) il suo processo di sburocratizzazione ed inversione della struttura, tornando a dare voce e potere di scelta alla base, al territorio, ed iniziare ad avere il giusto rispetto nei confronti delle pulsioni, delle aspettative e delle proposte che provengono dalla rete, da Grillo, e da Di Pietro.

E, soprattutto, avere idee e posizioni più chiare sulle questioni essenziali, cercando di fare più politica delle scelte di interesse collettivo e meno “politica da politicanti”, finalizzata a rubacchiare qualche voto al centro, e buttare fuori a calci in culo gli indesiderati ed i compromessi.

Se si guardano i numeri crudi si possono fare utili considerazioni.

Andiamo con ordine (NB le comparazioni sono fatte con le Amministrative 2005; inoltre, quando si parla di perdere voti non significa necessariamente traslarli, visto l'aumento dell'astensionismo):

  • in Piemonte, Bono prende quasi 89 mila voti e la lista CinqueStelle diventa subito la sesta forza con 64 mila voti; tenendo conto che Cota supera Bresso di soli 10 mila voti emerge subito l'enorme peso politico di questa “invasione”; a dx, la Lega cannibalizza il Popolino della Libertà che prende una stracciata tremenda (mai visto un tracollo del genere) e passa dai circa 700 mila voti di Forza Italia+AN ai 450 mila odierni; il duetto Lega+PdL (ca 750 mila voti), rispetto al trio FI+AN+Lega del 2005 (ca 825 mila voti), perde ca 75 mila voti (guarda caso....), e non sono solo astensioni;

  • in Emilia Romagna la Lega continua la cannibalizzazione del cdx che rimane complessivamente stabile, senza contare Casini che qui resta neutrale; cala invece la sinistra “classica”, pur vincente, soprattutto per l'esplosione di Flavia (161 mila voti) e con la lista CinqueStelle che si attesta al debutto come strepitosa quinta forza assoluta con 126 mila voti;


  • in Lombardia, il cdx guadagna qualcosa, malgrado l'aumento dell'astensionismo; la Lega smangiucchia il PdL e drena anche un po' da sinistra; cala il PD (ex Unione), buona la performance dell'UDC neutrale (225 mila), eccellente quella dell'IDV (267 mila; quarta forza assoluta) e quella di Crimi (144 mila voti); la CinqueStelle a 100 mila voti è un'insperata sorpresa;

  • anche nel Veneto il cdx guadagna qualcosa, malgrado l'aumento dell'astensionismo; la Lega spolpa letteralmente il PdL (e fa pure il ruttino) e drena anche un po' da sinistra; cala il PD, cala l'UDC neutrale, buona prestazione dell'IDV (118 mila; quarta forza assoluta) e quella di Borrelli (79 mila voti), la CinqueStelle a 57 mila voti fa ben sperare;

  • in Liguria la sinistra di Burlando piega l'improponibile Biasotti: liste unite, compatte, Casini nella fatta giusta, IDV quarta forza, buon senso e camminare;

  • in Toscana la sinistra con Rossi straccia Faenzi, e c'è poco da dire; ottima l'IDV;

  • nella martoriata Umbria, il cdx tiene, con pochi spostamenti di voti, ma la sinistra della Marini regge e passa con facilità; l'IDV è la terza forza;

  • nelle Marche il csx con Spacca tiene senza problemi; l'IDV è la terza forza;

  • nel Lazio, passato al cdx, lo spostamento dei voti è limitato rispetto al peso dell'astensionismo, con il csx che paga il peso mediatico dell'effetto Marrazzo quel tanto che basta per perdere il governo della regione; l'IDV è la quarta forza;

  • in Puglia, Vendola dimostra che avere buon senso è un requisito fondamentale, e che la gente lo sa riconoscere, anche se passa di misura;

  • la Basilicata continua il suo inattaccabile trend csx, con IDV che si attesta come terza forza locale.

  • Sulla Campania, così come sulla Calabria, non mi pronuncio; entrambe per me sono a world apart . Ma non si può non essere soddisfatti della stracciata presa in Campania da De Luca, così magari, la prossima volta, impara ad accendere il cervello prima di parlare, e dell'affermazione del lumicino Fico; 31 mila voti alle CinqueStelle in una regione così particolare, sono già qualcosa

Saluti a tutti

sabato 20 febbraio 2010

Santremo 2010 - Cronache dal Minculpop



E così Santremo 2010 è finito, ma una volta tanto senza lasciare i soliti strascichi di polemica.
Stavolta è andato tutto per il verso giusto e l'elevata qualità degli artisti stranieri di fama internazionale non ha fatto sfigurare, come spesso è accaduto, le performance degli artisti nostrani.
Finalmente pubblico e giuria critica (l'eccellente orchestra della RAI) sono stati concordi nel tributare il meritato riconoscimento sia ai brani che alle interpretazioni degli artisti, in specie quelle collocatesi nelle prime posizioni della classifica, oltre che al premio della critica.
Premio della critica che ha giustamente vinto Povia, con il brano "la Verita", con il suo testo graffiante ed emozionante (una vera sberla ai berluscones) dedicato alla dolorosa ed umanissima vicenda di Eluana Englaro.



Nella classifica finale, il terzo posto di Irene Fornaciari insieme ai grandissimi Nomadi con il brano "Il Mondo Piange" la dice lunga sullo stato di salute della vena artistica di casa Fornaciari (anche se papà Zucchero ci lascia qualcosa di più di uno zampino).
Al secondo posto, una giovane, sorprendente Noemi con il brano "Per tutta la vita" cantato con la consapevolezza, ed accattivante deriva androgina, di una artista vissuta.
Ma la vera attesissima star di questa edizione è stata la vincitrice, la superba Malika Ayane con il suo "Ricomincio da qui", degna della miglior Sade dei tempi d'oro; in pochissimo tempo, questa affascinante artista ha saputo conquistarsi un posto d'onore nella skyline della proposta italiana, ed a brevissimo ne sono certo, la vedremo partire, come merita, alla conquista dei mercati latini, ma anche e soprattutto anglosassoni, che non vedranno l'ora di sfruttarne appieno le eccellenti qualità interpretative.
Ultime annotazioni: la vittoria con ampio margine nella categoria giovani della giovanissima (appena 15 anni) Jessica Brando con la sua "Dove non ci sono ore", veramente un brano ed un'interpretazione che non lasciava scampo agli altri concorrenti, e la menzione speciale per Nina Zilli con la sua "L'Uomo che Amava le Donne"; anche di loro si sentirà parlare più spesso e bene.
Insomma, un'edizione promettente, anche se forse un po' troppo al femminile (ma facciamocene una ragione se sono pochi i maschi che sanno gestire la scena) che fa ben sperare per il rilancio di un'industria da anni in crisi di identità oltre che di risorse.



P.S. come sarebbe a dire " non è andata così" ? Ma quale versione del festival avete visto ? Quella vera o quella taroccata dal centrodestra :-D ? Quella taroccata ? Beh, mi dispiace per voi.
Non so, allora, se ci sarete rimasti gran che bene del finale ... :-P