martedì 30 marzo 2010

Cialtronia - Amministrative 2010 a caldo

Direi un buon risultato, sotto certi aspetti esaltante.

Maccome, uno può pensare, sei contento che il cdx (questo cdx poi...) abbia “conquistato” Piemonte, Lazio, Campania, Calabria ?

No, certo, e “conquistare” mi sembra un termine eccessivo, direi meglio “ravattare”.

E' vero, non fa piacere avere a che fare con Governatori e maggioranze (di poltrone) di quella parte politica, ma parliamo numericamente di eletti da maggioranze per lo più relative, su un parco votanti che è poco più della metà degli aventi diritto.

Ed è bene non farsi prendere per il sedere dalla stra-abusata bidonata delle percentuali.

Il dato politico è che il bandanato ne esce semplicemente devastato, soprattutto al nord, sbranato dalla sua specie: non ha vinto Bossi, ha perso lui.

Inoltre, il voto dimostra, se ce ne fosse davvero bisogno, che il PD, che prende un altro po' di ceffoni, deve continuare (sempre ché abbia davvero iniziato) il suo processo di sburocratizzazione ed inversione della struttura, tornando a dare voce e potere di scelta alla base, al territorio, ed iniziare ad avere il giusto rispetto nei confronti delle pulsioni, delle aspettative e delle proposte che provengono dalla rete, da Grillo, e da Di Pietro.

E, soprattutto, avere idee e posizioni più chiare sulle questioni essenziali, cercando di fare più politica delle scelte di interesse collettivo e meno “politica da politicanti”, finalizzata a rubacchiare qualche voto al centro, e buttare fuori a calci in culo gli indesiderati ed i compromessi.

Se si guardano i numeri crudi si possono fare utili considerazioni.

Andiamo con ordine (NB le comparazioni sono fatte con le Amministrative 2005; inoltre, quando si parla di perdere voti non significa necessariamente traslarli, visto l'aumento dell'astensionismo):

  • in Piemonte, Bono prende quasi 89 mila voti e la lista CinqueStelle diventa subito la sesta forza con 64 mila voti; tenendo conto che Cota supera Bresso di soli 10 mila voti emerge subito l'enorme peso politico di questa “invasione”; a dx, la Lega cannibalizza il Popolino della Libertà che prende una stracciata tremenda (mai visto un tracollo del genere) e passa dai circa 700 mila voti di Forza Italia+AN ai 450 mila odierni; il duetto Lega+PdL (ca 750 mila voti), rispetto al trio FI+AN+Lega del 2005 (ca 825 mila voti), perde ca 75 mila voti (guarda caso....), e non sono solo astensioni;

  • in Emilia Romagna la Lega continua la cannibalizzazione del cdx che rimane complessivamente stabile, senza contare Casini che qui resta neutrale; cala invece la sinistra “classica”, pur vincente, soprattutto per l'esplosione di Flavia (161 mila voti) e con la lista CinqueStelle che si attesta al debutto come strepitosa quinta forza assoluta con 126 mila voti;


  • in Lombardia, il cdx guadagna qualcosa, malgrado l'aumento dell'astensionismo; la Lega smangiucchia il PdL e drena anche un po' da sinistra; cala il PD (ex Unione), buona la performance dell'UDC neutrale (225 mila), eccellente quella dell'IDV (267 mila; quarta forza assoluta) e quella di Crimi (144 mila voti); la CinqueStelle a 100 mila voti è un'insperata sorpresa;

  • anche nel Veneto il cdx guadagna qualcosa, malgrado l'aumento dell'astensionismo; la Lega spolpa letteralmente il PdL (e fa pure il ruttino) e drena anche un po' da sinistra; cala il PD, cala l'UDC neutrale, buona prestazione dell'IDV (118 mila; quarta forza assoluta) e quella di Borrelli (79 mila voti), la CinqueStelle a 57 mila voti fa ben sperare;

  • in Liguria la sinistra di Burlando piega l'improponibile Biasotti: liste unite, compatte, Casini nella fatta giusta, IDV quarta forza, buon senso e camminare;

  • in Toscana la sinistra con Rossi straccia Faenzi, e c'è poco da dire; ottima l'IDV;

  • nella martoriata Umbria, il cdx tiene, con pochi spostamenti di voti, ma la sinistra della Marini regge e passa con facilità; l'IDV è la terza forza;

  • nelle Marche il csx con Spacca tiene senza problemi; l'IDV è la terza forza;

  • nel Lazio, passato al cdx, lo spostamento dei voti è limitato rispetto al peso dell'astensionismo, con il csx che paga il peso mediatico dell'effetto Marrazzo quel tanto che basta per perdere il governo della regione; l'IDV è la quarta forza;

  • in Puglia, Vendola dimostra che avere buon senso è un requisito fondamentale, e che la gente lo sa riconoscere, anche se passa di misura;

  • la Basilicata continua il suo inattaccabile trend csx, con IDV che si attesta come terza forza locale.

  • Sulla Campania, così come sulla Calabria, non mi pronuncio; entrambe per me sono a world apart . Ma non si può non essere soddisfatti della stracciata presa in Campania da De Luca, così magari, la prossima volta, impara ad accendere il cervello prima di parlare, e dell'affermazione del lumicino Fico; 31 mila voti alle CinqueStelle in una regione così particolare, sono già qualcosa

Saluti a tutti