venerdì 15 febbraio 2013

Sanremo 2013 - Risultati finali Big



Esattamente un anno dopo il mio ultimo post su questo blog (ah, dannato Facebook...), e guarda caso sullo stesso argomento, torno a divertirmi sentenziando sui massimi sistemi del nulla.

Ovviamente, stiamo parlando di giudizi personalissimi, visto che la kermesse terminerà domani, e per questo motivo insidacabili ! :-)

Diversamente dal solito, quest'anno sono stati presentati due brani da ogni artista/gruppo scelto, uno dei quali è stato eliminato, spesso in modo davvero idiota, dalla prima presentazione nelle prime due serate (faccio notare che, nella mia personalissima classifica, delle prime 9 presenti, ben 6 sono state eliminate...)

Per evitare inutili condizionamenti da fonti pienamente e palesemente incompetenti in campo musicale, di seguito vengono presi in considerazione tutti i brani presentati dai big.

NB tra parentesi, dopo il titolo del brano, sono riportati l’ordine di esecuzione del brano, tra i due presentati durante la prima e seconda serata [1a sta per prima canzone], e la percentuale di voti presi rispetto all’altro brano [un valore inferiore al 50 % significa eliminazione e permanenza dell’altro brano].

Classifica al contrario; si parte dai peggiori.


Posizioni "Lasciamo perdere..."

Almamegretta - Mamma non lo sa (1a - 52 %) - voto 4
Mamma non lo sa che stai cantando a Sanremo. E ti vien bene, perchè se ti sente viene lì e ti mena....

Simona Molinari e Peter Cincotti - Dr. Jekyll and Mr. Hide (1a - 46 % - Eliminata) - voto 5-
Speriamo che l’altro brano sia meglio......

Simona Molinari e Peter Cincotti - La felicità (2a - 54 %) - voto 5-
Speriamo che l’altro brano sia meglio......


Posizioni "Mah.... Si può fare molto meglio"

Max Gazzè - Sotto casa (2a - 77 %) - Voto 5
Divertente, bel testo, ma musica troppo nazional popolare (davvero troppo) e troppe parole tutte insieme per essere comprese in una canzoncina forse troppo velleitaria per gli scopi che si prefigge. Le tendenze attuali sono “meno parole” e “più efficacia”. Mi spiace, ma verrà dimenticata.

Malika Ayane - E se poi (2a - 54 %) - voto 5
Ma, Malika, che mi combini ? Ok che questo brano è difficile da farlo rendere dal vivo, ma più che altro è scarico e noiosetto. Perchè proporlo ?

Marco Mengoni - Bellissimo (2a - 48 % - Eliminata) - voto 5/6
Questo è il Mengoni che conosciamo, ma la canzone è forzata, e si sgretola sotto i colpi dell'evitabile clichè ....

Modà - Se si potesse non morire (1a - 61 %) - voto 5/6
Brano sanremino per eccellenza, per tutta la famiglia, gatti e cani compresi, sul divano davanti alla tv. Ma noi abbiamo fame di futuro....

Maria Nazionale - E’ colpa mia (2a - 52 %) - voto 5/6
Piacevole, ovviamente de gustibus. Ma con troppo plagi dentro.

Chiara Galiazzo - Il futuro che sarà (2a - 60 %) - voto 5/6
Canzone sanremina che potrebbe essere stata scritta 40 anni fa (anzi, probabilmente risale proprio a quel periodo...)
Chiara ha ottime doti, ma se le fanno cantare canzoncine così non va da nessuna parte.

Simone Cristicchi - La prima volta (che sono morto) (2a - 56 %) - voto 5/6
Divertente; però a Sanremo non dovrebbero andare solo canzoni originali mai sentite ? Silvestri “Le cose in comune” non l’ha già fatta qualche anno fa ?. In ogni caso, in quest’Italietta piena di casini, le martellate sui coglioni sappiamo darcele da soli. Grazie e ritenta.



Posizioni "Appena sufficienti"

Maria Nazionale - Quando non parlo (1a - 48 % - Eliminata) - voto 6
Brano di settore, a target preciso (che non è il mio). Tecnicamente, non mi sembra un brano che rinnovi gran chè, e neanche pare una novità l’uso delle scale arabe...

Malika Ayane - Niente (1a - 46 % - Eliminata) - voto 6
Il brano è delicato, ma difficile da farlo rendere dal vivo, e.... Malika, non osi ! Di conseguenza, non buchi.
Tra l’altro, abbiamo già abbastanza sfiga quotidiana, da avere una naturale repulsione al vuoto, e la parola “niente” in questo momento direi che è da evitare.
In poche parole, per Sanremo un progetto suicida.

Simone Cristicchi - Mi manchi (1a - 44 % - Eliminata) - voto 6
Ascoltandola, mi sono venute in mente decine di metafore, prevalentemente pornografiche. Ridevo da solo come uno scemo. E ho scoperto alla fine che la canzone manco me la ricordavo. Divertente. Per deficienti.

Modà - Come l'acqua dentro il mare (2a - 39 % - Eliminata) - voto 6
Che il target fosse femminile s’era capito, i termini sono sempre nel posto giusto per toccare certe corde. Alla fine, però, ne viene fuori un brano che, per quanto ascoltabile, risulta di scarso interesse.




Posizioni "Dignitose"

Max Gazzè - I tuoi maledettissimi impegni (1a - 23 % - Eliminata) - voto 6,5
Max inconfondibile. Buona ritmica, buona pressione, ma, come per le opere giovanili, sembra che le cose siano buttate un po’ là, come il testo un po’ grezzo ed il finale, che pare un “basta lì che mi sono stufato”....

Daniele Silvestri - A bocca chiusa (1a - 61 %) - voto 6,5
La classe non è acqua, ed alcuni aspetti del testo sono molto significativi, ma vuole etichettarsi per forza, ed a quel punto scade un po’. Peccato. Bello comunque il supporto nella lingua dei segni.

Almamegretta - Onda che vai (2a - 48 % - Eliminata) - voto 6,5
Brano piacevole, popolare, non velleitario, ben arrangiato. Ma qui è una questione di gusto, specie per l’accettazione del vocalism che non è proprio immediata...

Elio e le Storie Tese - La canzone mononota (2a - 81 %) - voto: 6,5
Assolutamente geniale (e non mi aspetto nulla di meno da loro). Ma, oggettivamente, con Sanremo non c’entra nulla.

Raphael Gualazzi - Sai, ci basta un sogno (2a - 62 %) - voto 6,5
Lui è bravo, ma ha forzato un pezzo discreto e non eccezionale.
Può fare molto, ma molto di più, viste le potenzialità.


Posizioni "Ottime prospettive"

Chiara Galiazzo - L’esperienza dell’amore (1a - 40 % - Eliminata ! ) - voto 7
Bel brano, con pochi trascurabili difettucci. La voce è sottile ma di sostanza. Molto valido. Peccato, però, che non tutto fili liscio nella melodia e nell’ensemble tra brano e voce, quest’ultima mal sfruttata nella tonalità. Troppa Arisa nella testa, ma nel complesso il pezzo c’è, ed è notevole.

Daniele Slvestri - Il bisogno di te (2a - 39 % - Eliminata ! ) - voto 7
Silvestri style. E quando dà il meglio di se difficilmente sbaglia. Ma non sfonda.

Elio e le Storie Tese - Dannati forever (1a - 19 % - Eliminata ! ) - voto 7
Il brano scritto per vincere. Questa tra poco la canticchiamo tutti... ^__^ . Simpatica e irriverente, ma non da top.

Marta sui Tubi - Dispari (1a - 37 % - Eliminata ! ) - voto 7
Energia, qualità, stile. Finalmente Marta a Sanremo. E spacca ! Peccato che sia un po’ troppo sferragliante per ambire alla top four.

Annalisa Scarrone - Scintille (1a - 55 %) - Voto 7
Grande interprete e brano godibile, omogeneo, con i tempi giusti. Voce nitida. La Noemi del 2013. Purtroppo nella top four ce ne stanno solo quattro.


Posizioni "Top four"

Raphael Gualazzi - Senza ritegno (1a - 38 % - Eliminata ! ) - voto 7
Verranno ricordati i bassi del pianoforte, che sono il segno distintivo di questo brano, efficace, efficiente, grande swing, con ottoni giusti e non invadenti (anzi, alla fine un po’ di invadenza in più non sarebbe guastata). Giusto up and down, voce pietrosa quando vuole ma sempre chiara, testo potente. Sarebbe eccellente se il “na na na” finale non si autosbertucciasse un po’. Comunque pezzo assolutamente nobile: il ragazzo è cresciuto, e parecchio...

Marco Mengoni - L’essenziale (1a - 52 %) - voto 7,5
Caro Marco, sembri Bersani. Per non perdere il votante moderato, ti trattieni e non osi.
Se avessi osato un po’ di più, questo brano ti avrebbe dato grandi, davvero grandi soddisfazioni

Marta sui Tubi - Vorrei (2a - 63%) - voto 8
Ecco la potenza ed il genio che mancava a Sanremo.
Ed il riff giusto. Esaltanti.
Se non fosse per quelle piccole imperfezioni vocali, Sanremo quest’anno sarebbe il loro, e se lo sarebbero meritato tutto.

Annalisa Scarrone - Non so ballare (2a - 45 % - Eliminata ! ) 8
C’è poco da dire.
Brano morbido, completo, interpretato perfettamente.
Splendido. Superbo. Vincente.
Complimenti, Annalisa, Sanremo 2013 è tuo.



mercoledì 15 febbraio 2012

Sanremo 2012 - Risultati finali Big



Ovviamente, stiamo parlando di giudizi personalissimi, visto che la kermesse terminerà tra un paio di giorni, e per questo motivo insidacabili ! :-)

Classifica al contrario; si parte dai peggiori.


Posizioni "Lasciamo perdere..."

Gigi D’Alessio e Loredana Berté – Respirare
A malapena ascoltabili, ma certamente inguardabili.

Eugenio Finardi – E tu lo chiami Dio
E tu lo chiami cantante ? Eugenio, massimo rispetto per un buon, e storico, interprete (ma Diesel non basta...); il testo è significativo, però fossi stato in te, per l'età, avrei cambiato tonalità, o magari non lo avrei cantato affatto, dandolo a un giovane di talento. Pezzo gerontocratico, da minestrina con stracchino.

Marlene Kuntz – Canzone per un figlio
Pochissimo fuori dall'ordinario: un po' di alito sussurrato sul microfono, una sessione fiati che promette bene ma che si rivela poco coraggiosa. Per il resto, brano dimenticabile. E temo che lo sarà.


Posizioni "Mah...."

Matia Bazar – Sei tu
La sonorità completa e pastosa dell'ensemble è un marchio di fabbrica dei Matia, non manca mai. La voce è calda ed accattivante. Ma non c'è altro, sinceramente

Dolcenera – Ci vediamo a casa
Lei è una brava interprete, e la voce è di qualità, ma il brano ha sonorità un po' ruffiane, ed è troppo appoggiato sul ritmo, che finisce per diventare monotono. Ma soprattutto, il testo: che c'azzecca? Sembra che stia leggendo un articolo di giornale...

Francesco Renga – La tua bellezza
Brano costruito per vincere, ma Francesco, voce potente e completa, si canta addosso davvero troppo. Si sente tutta la fatica ed il tecnicismo di dover scrivere un brano per Sanremo quando non se ne ha voglia e non si ha l'ispirazione giusta. E la cosa da' un po' fastidio...

Samuele Bersani – Un pallone
Mi verrebbe voglia di incoronarlo anche solo per la scelta del brano di ingresso della prima serata (In my place - Coldplay). Poi però il pezzo è un'allegra canzonetta delle sue, divertente, buon testo, poche pretese, voce un po' poca, ma non è che ce ne sia particolarmente bisogno. Samuele è un grande, ma i tempi di "Giudizi Universali" sono distanti, e si sente...


Posizioni "Buone prospettive"

Irene Fornaciari – Il mio grande mistero
Brano potente, ricco di bassi, concentrato su un'idea d'archi vibranti. Ma la melodia non rende merito ad Irene, e la appiattisce su un falsetto quasi monotono. Peccato, perchè meritava di più.

Emma Marrone – Non è l’inferno
Anche questo è una brano con i tempi giusti, costruito per vincere. Ma è evidente l'incongruenza tra Emma, che è un'ottima cantante ma non è ancora un'interprete, ed il testo, che va interpretato e non semplicemente cantato, seppur anche urlato.

Chiara Civello – Al posto del mondo
Cammariere al femminile. Grande tecnica, ma disabituata alla ribalta: nei momenti topici del pezzo, quando la voce ci vuole, bisogna tirarla fuori. Se si lascia andare, nella potenza e nel vocalism, può fare sfracelli. Ma per ora siamo alle buone, anzi ottime intenzioni.


Posizioni "Top four"

Nina Zilli – Per sempre
Grande interprete, destinata a grandi successi. E' la Winehouse italiana, alcool a parte. Se fa maturare un po' la voce, se la rende un po' più roca, in Italia non la vediamo più. Ma il testo di questo brano non regge il confronto con la qualità vocale. Peccato.

Noemi – Sono solo parole
Parole cantate che si sentono distintamente su tutta la gamma. Non è una cosa da poco. Sanno farlo solo i grandi artisti, cantanti ed interpreti, e Noemi non aveva bisogno di dimostrare di esserlo. Anche per lei, però, un brano che non rende del tutto merito alle qualità disponibili...

Pierdavide Carone e Lucio Dalla – Nanì
Chiudete gli occhi. Non guardate il video. Non fatevi deconcentrare dal dentino storto di Pierdavide, da Lucio improbabile direttore, dallo spettatore che ride. Lasciate parlare la musica, e la voce di questo giovane, che mostra di reggere perfettamente la strada su tornanti vocalistici che non ti aspetti. Una ballata delicata, ottimamente interpretata.

Arisa – La notte
Ricordando "Sincerità" od altri suoi brani ciofeca, chi si sarebbe aspettato di vederla maturare in questo modo. Un testo forte, sotto certi aspetti anche violento. Una voce dolcissima, feribile ma consapevole. Un brano meravigliosamente triste, interpretato in modo perfetto. Complimenti, Arisa: Sanremo 2012 è tuo.



venerdì 11 novembre 2011

Il lavoro "sporco" di Tonino


Un po' quello che fanno i mediani di contenimento, gli Oriali decantati dal Liga, contrasto oscuro ma efficace, da pressing alto, da fallo tattico sulla trequarti avversaria, quello che impedisce le ripartenze.

Non credo che Tonino non voglia far decollare il governo Monti; anzi, sa bene che sarebbe disastroso non farlo.
Disastroso perchè sappiamo benissimo tutti che in una società a capitalismo spinto, ed in particolare becero come nella nostra, in caso di affondamento i primi a morire saranno come ovvio i più deboli, però qui avverrà più rapidamente che da altre parti; inoltre, la speculazione finanziaria non se ne starà di farci andare in default e basta, e chi s'è visto s'è visto, senza chiederci comunque adeguato rimborso, magari sotto la minaccia di attacchi di qualche "finto estremista islamico" o di Mirage, e soprattutto chiudendoci i rubinetti di petrolio e gas.

E poi si fida della competenza e della capacità di Monti, figuriamoci, e del possibile programma che ha in testa, visto quello che ha già affermato pubblicamente nell'ultimo mese, ovunque sia stato.

A mio parere il lavoro di Tonino, cioè la posizione assunta, unico nell'arco parlamentare antiberlusconiano, è quello di stringere le palle al PDL fino a farlo urlare. E' noto, infatti, che la maggioranza dei parlamentari pidiellini siano li solo per il volere di cesarone per schiacciare il bottoncino a comando (lo ha confermato cesarone stesso, no ?), e che hanno l'occasione della vita, prima di tornare a servire nei bar o a fare le pulizie nei condomini, di ottenere il famoso vitalizio. Ma per ottenerlo, la legislatura deve completarsi.
Il pedonano, invece, vorrebbe andare subito alle elezioni (con premier Alfano) scatenando nel frattempo una guerra mediatica senza precedenti, visto il controllo che è riuscito ad assumere anche in Rai (e la non belligeranza spinta di La7).

I peones pidiellini ovviamente non si fidano (come dargli torto... :-D ), però hanno anche timore di essere tagliati fuori qualora il piano dello sbandanato funzionasse, quindi non sanno se seguire ancora una volta il puparo o tenersi stretta questa legislatura.
La cosa migliore per loro sarebbe non appoggiare Monti, con la speranza però che i numeri dell'opposizione diventata maggioranza siano sufficienti a tenerlo in vita e fargli fare quelle due o tre cose indispensabili, senza neanche caricarsi della responsabilità di approvare norme che saranno sicuramente antielettorali (specie quelle che toccheranno le lobbies più che i cittadini, e Monti ne farà parecchie), facendo però pesare il rischio di non approvazione, o peggio di caduta, visto la differenza risicata di voti che si creerebbe, con tutti i vantaggi di contrattazione del caso.

La mossa di Tonino serve a spezzare quest'ambiguità.

Senza l'appoggio certo di IDV, Monti non va da nessuna parte, ed i peones non hanno più alibi: se non lo sostengono con certezza numerica la legislatura finisce, ed addio vitalizio, visto che farsi ripresentare da Truffolo (con questa legge elettorale, tra l'altro) sarà un'impresa.
L'affermazione "valuteremo volta per volta se votarlo" serve a riaffermare il concetto: prima tu dai garanzie a supportare l'esecutivo, poi vedo io se aggiungere i miei voti. E non mi stupirei se non votasse alcuni provvedimenti secondari, giusto per far capire che il rischio di non completamento della legislatura almeno ancora per sei mesi, ci sarà ad ogni votazione.

Se così è la giusta interpretazione, Tonino si conferma fine stratega politico.
Il vero problema però, e che deve ridursi a farlo, e questo penso non piaccia neanche a lui.

domenica 31 luglio 2011

Coraggio, Presidente.... - 2


"Siamo spiacenti. Operazione non valida"

Con queste parole mi è stato risposto oggi in automatico mentre cercavo, a lungo ed invano, di inviare una mail via web browser all'indirizzo https://servizi.quirinale.it/webmail/
Chissà come mai, non la considero una cosa strana.
Anzi, direi che è coerente con la situazione che stiamo vivendo.
In ogni caso, questo è il contenuto della missiva che volevo inviare.
(NB tutti i campi del webmail sono stati correttamente compilati. Inoltre, la missiva consta di ca 3700 caratteri, link compresi, quindi molto meno dei 5000 max previsti. Ma la risposta è sempre stata la stessa).

Oggetto: Scioglimento delle Camere

"Ill.mo Presidente della Repubblica Italiana On. Giorgio Napolitano,
non la tedierò con l'ennesimo invio del contenuto della lettera aperta a Lei rivolta, che comunque condivido nella sostanza, che il sig. Giuseppe Grillo ha pubblicato il giorno 30 luglio c.a. sul suo blog (cfr http://www.beppegrillo.it/2011/07/lettera_a_giorgio_napolitano/index.html ).

Preferisco inviarle il contenuto di un post messo in rete su altro blog (cfr http://danzestatiche.blogspot.com/2011/02/coraggio-presidente.html ), che riflette sostanzialmente le stesse richieste, ma che risale al 14 febbraio (!) di quest'anno.

Posso comprendere che, in procinto di iniziare i festeggiamenti del 150° dell'unità d'Italia, Lei potesse avere remore, anche se ne sussistevano già, a mio parere, piene motivazioni, che non sto a riassumerLe in quanto ritengo che Lei le conosca benissimo, sull'attuare il provvedimento in oggetto, stante le particolari condizioni, che poteva creare squilibrio politico ed incertezza sociale inadeguate al momento storico.

Ora però tali particolari condizioni non sussistono più, mentre continuano a sussistere, ulteriormente rafforzate, le motivazioni, economiche, politiche, sociali, legate alla inderogabile necessità di compiere il gesto richiesto.

La prego, quindi, di attuare ciò che è nelle Sue facoltà istituzionali, e che sostanzialmente l'Italia intera, sotto le forme più disparate, Le chiede a gran voce.

Compia questo gesto, per il bene del Popolo che rappresenta, e verrà ricordato come uno dei Presidenti più democratici dell'Italia Repubblicana.

Cordiali saluti

mercoledì 27 luglio 2011

Streamit


La nuova frontiera del multimediale sul web.

E la definitiva fine del bandanato.

Una prece.